Non vogliamo cambiare il mondo, ma rendere più facile la vita con il diabete. E ci riusciremo...
Attività con la popolazione
Le attività promosse dalla nostra associazione includono non solo i pazienti, ma anche persone che abbiano voglia di unirsi a noi con lo spirito giusto!
I BORGHI DELLA SALUTE
A cura della Dott.ssa Maria Antonietta Taras, coordinatrice dei Borghi della salute
Nel territorio della Gallura e del Monte Acuto sono stati costituiti recentemente due Borghi della salute: Padru e Berchidda. I Borghi della Salute sono una iniziativa a livello nazionale sotto la direzione del Dr Marco Tagliaferri e nascono come iniziativa della SIMDO (Società Italiana Metabolismo, Diabete e Obesità). Essi offrono la possibilità di coniugare tradizioni del luogo con le risorse presenti nel territorio. Si caratterizzano per essere un luogo socio-relazionale che si adopera per la promozione di vita sana e di un ambiente unico per la qualità di vita, attraverso azioni mirate quali ad esempio: la valorizzazione della qualità del cibo locale; dei percorsi esistenti, ma poco sfruttati, che favoriscono l'attività fisica; il coinvolgimento delle scolaresche con progetti mirati a salvaguardare la salute dentro l'ambiente in cui si vive. Proprio con le scolaresche vale la pena di investire per il futuro, dato che tale coinvolgimento diventa allora un possibile veicolo rivolto anche agli adulti per rafforzare ed apprendere conoscenze e competenze che insegnano come armonizzare un percorso di crescita nel tempo. Si crea così la condizione che contrasta l’insorgenza dell’obesità e di conseguenza del diabete e di molte altre patologie croniche tipiche dei nostri tempi, a favore del movimento e della socializzazione. Si possono anche attivare sinergie con le altre comunità che hanno già aderito alla rete nazionale dei Borghi ampliandone la progettualità, per sostenere la conferma di un obiettivo di fondo: dare sostegno e visibilità alle realtà locali che puntano sui valori della salute e della cultura per rilanciarsi in termini anche di accoglienza e ricettività turistica. In questo modo i Borghi della salute rappresentano un’occasione unica per ottenere contemporaneamente una vita più salubre ed un aumento dell’indotto per il territorio.
In questa epoca particolare, in cui a causa del Covid 19 siamo stati travolti da un cambiamento radicale delle nostre abitudini, il Borgo diventa anche un’opzione sostenibile per una rinascita sociale seguendo delle regole che tutelano la nostra salute.
RACCOLTA FONDI EMERGENZA COVID
Comunicato Stampa
OLBIA, 2020 – La raccolta fondi lanciata otto mesi fa da JANASDIA, in collaborazione con AllMeConnection, "COVID 19 un respiratore per Olbia” ha raccolto, grazie alla generosità della popolazione olbiese, e non solo, 541.942 euro. I fondi raccolti sono stati utilizzati per l’acquisto di macchinari e di presidi per gli operatori sanitari olbiesi impegnati nella gestione della pandemia.
Con i fondi raccolti sono stati acquistati e consegnati alla Assl di Olbia:
due ventilatori alta fascia per l’assistenza respiratoria di pazienti critici per la rianimazione, un ventilatore alta fascia portatile (per eventuale trasporto di pazienti critici in altri ospedali) tutto con materiale di consumo per un anno e tutto in uso presso Rianimazione Giovanni Paolo II, sei sistemi di ventilazione alti flussi con umidificatore e materiale di consumo per un anno per pazienti meno critici (credo area grigia Giovanni Paolo II), sei termo scanner per la rilevazione a distanza della temperatura corporea (4 per i due ospedali di Olbia, uno per l’ospedale di Tempio e uno per l’ospedale di La Maddalena), tre sonde ecografiche per il pronto soccorso del Giovanni Polo II, un ecografo per il triage delle pazienti per la ginecologia/ostetricia (in uso nel tendone all’esterno dell’ospedale di Olbia), quattro strumenti per la ricerca molecolare del virus (in uso presso laboratorio Giovanni Paolo II , Paolo Dettori e La Maddalena), dotato di 1.060 test, un macchinario per l’esecuzione degli esami sierologici per valutazione pregressa infezione da COVID 19 e materiale di consumo per l’esecuzione di 1000 test (in uso presso laboratorio Giovanni Paolo II…), oltre a 19.500 camici, 70 tute ad alta protezione, 226.000 guanti, 14.500 mascherine chirurgiche, 18.500 mascherine FFP2, 1.000 mascherine FFP3, oltre ad occhiali, visiere e zaini, per un totale di 538.980 euro spesi.
Attualmente nelle casse dell’Associazione sono ancora presenti circa 3.000 euro che verranno utilizzati a breve per l’acquisto di 15-20 maschere facciali cPap per l’assistenza respiratoria….
“Un sentito ringraziamento va a tutti le persone che con piccoli e grandi gesti hanno cercato di sostenere l’operato degli operatori sanitari che giornalmente, ormai da mesi, si prodigano per la salute di noi tutti”, dichiara Giancarlo Tonolo Presidente dell’associazione Janasdia Onlus.